Passi non parole

Quando la mobilità sostenibile diventa un progetto di comunità, la sostenibilità si trasforma in un’esperienza quotidiana e collettiva.

Passi non parole

Gravatar Giuseppe Catellani
Giuseppe Catellani Coordinatore Piedibus Noceto
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Alessandra Di Mauro Coordinatrice Piedibus Noceto
Quando la mobilità sostenibile diventa un progetto di comunità, la sostenibilità si trasforma in un’esperienza quotidiana e collettiva.

Passi, non parole: il Piedibus di Noceto e la mobilità sostenibile come progetto di comunità

Passi, non parole!” È con questo motto che Giuseppe Catellani e Alessandra Di Mauro ci accompagnano nella storia appassionante del Piedibus di Noceto, un piccolo grande esempio di come la mobilità sostenibile possa diventare un vero progetto di comunità.

A Noceto, comune in provincia di Parma con poco più di tredicimila abitanti, un’idea semplice si è trasformata in una iniziativa duratura e contagiosa, capace di coinvolgere generazioni di bambini, famiglie e volontari. Un’esperienza che, passo dopo passo, ha saputo costruire relazioni forti, autentiche, capaci di generare cambiamento e consapevolezza.

La continuità è stata la chiave del successo: solo quando i legami interpersonali sono saldi, un progetto riesce a radicarsi nel territorio e a diventare parte della quotidianità. Oggi, il passaggio mattutino del “fiume giallo” — come viene affettuosamente chiamato il gruppo di bambini e volontari — è un appuntamento atteso da molti abitanti, che si affacciano alle finestre o escono sui balconi per ricevere una dose quotidiana di allegria e buon umore.

Ma il Piedibus è molto più di un’alternativa all’automobile: è un simbolo di partecipazione attiva, educazione alla sostenibilità, e cittadinanza consapevole. Nel tempo, il progetto ha iniziato a toccare altri temi fondamentali come l’impatto ambientale, il benessere urbano e la responsabilità collettiva.

Un ruolo centrale in questa esperienza lo gioca l’alleanza tra comunità e istituzioni. Una collaborazione non sempre facile, certo — fatta di tempi diversi, punti di vista da armonizzare, ostacoli da superare — ma assolutamente necessaria. Solo mettendo insieme energie e responsabilità si può costruire qualcosa di duraturo e significativo.

Dopo quindici anni di attività, il numero di bambini e volontari coinvolti è cresciuto esponenzialmente, ma per i coordinatori il fulcro rimane invariato: coltivare le relazioni. Perché è lì che nasce la vera trasformazione: dalla fiducia reciproca, dalla cura quotidiana, dal camminare insieme.

Il Piedibus di Noceto non è solo un progetto di mobilità sostenibile. È un modello di comunità in movimento, che ci insegna a costruire il cambiamento, passo dopo passo.

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