Nuove zone a 30 km/h a Parma: un passo avanti verso la mobilità sostenibile

Parma introduce nuove zone a 30 km/h in Via Parigi e Via Quarta come previsto dal piano urbano della mobilità sostenibile per migliorare la sicurezza e la qualità dell’ambiente.

Dalla seconda metà di Febbraio 2025, Parma ha introdotto una nuova zona a 30 km/h nelle aree di Via Parigi e Via Quarta. Questo intervento si inserisce in un più ampio progetto di riduzione del limite di velocità su tutte le strade all'interno delle tangenziali, volto a migliorare la sicurezza stradale e a promuovere la mobilità pedonale e ciclabile.

Questa nuova zona si aggiunge a quelle già esistenti in città, per esempio nei quartieri Montanara, San Leonardo, Lubiana e Cittadella. L'estensione delle zone a 30 km/h è parte integrante del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS) del Comune di Parma, che mira a ridurre l'uso dell'auto privata incentivando forme di mobilità più sostenibili per rendere la città più vivibile e sicura.

Questo ambizioso obiettivo fa parte dell'impegno che Parma condivide con altre 100 città Europee, tra cui Bologna, per raggiungere la neutralità carbonica entro il 2030. 

Un altro esempio virtuoso di mobilità sostenibile nella regione Emilia Romagna è Bologna, che ha esteso il limite di 30 km/h a gran parte della città. Dopo un anno, i risultati sono stati significativi: le emissioni di biossido di azoto (NO2) sono diminuite del 29% rispetto alla media 2022-2023, grazie alla riduzione del traffico privato del 5% e all'aumento dell'uso di mezzi di trasporto alternativi come il bike e il car sharing. Inoltre, nel 2024 il numero complessivo degli incidenti stradali è diminuito del 13% rispetto alla media del biennio precedente, con una riduzione del 31% degli incidenti gravi e del 49% di vittime. Per la prima volta in oltre 30 anni, non ci sono stati nel 2024 pedoni uccisi in incidenti stradali in città.

Anche altre città europee hanno implementato con successo le zone a 30 km/h. Per esempio Graz, in Austria, è stata una delle prime città a introdurre questo limite, ottenendo una riduzione significativa delle emissioni e un aumento della sicurezza stradale. Barcellona ha seguito un approccio simile, creando isolati dove pedoni e ciclisti hanno la priorità, migliorando così la vivibilità e riducendo l'inquinamento.

Basta guardare a questi incoraggianti risultati per capire come le zone a 30 km/h rappresentino un passo importante verso una mobilità più sostenibile. L’impegno di Parma per raggiungere la neutralità carbonica nel 2023 assieme ad altre 100 città Europee, sta dimostrando come queste iniziative possano contribuire a creare città più vivibili e rispettose dell'ambiente.


Foto di Jonathan Santiago e di Markus Spiske da Pexels.com

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